Le mie storie (87)

Le mie storie (87)Qualche giorno fa, approfittando di una mezza giornata libera, mi faccio venire a prendere al lavoro da Carmine ed insieme andiamo a fare spese nell'hinterland dove piace a lui. La sua ultima passione è l'acquario. Vorrebbe comprarne uno grandissimo, così siamo andati in un enorme negozio che vende a****li di tutti i generi. Dopo una ventina di minuti però, poiché mi annoiavo, l'ho lasciato parlare con l'addetto e sono andata a fianco dove c'era un supermercato a fare la spesa. Dopo circa mezz'ora mi raggiunge ridendo sotto i baffi. Io non riesco a capire, poi, dopo aver posato tutte le buste in macchina, indicandomi un posto di fronte al parcheggio, mi chiede di seguirlo. Pochi passi e vedo l'insegna di un sexy shop. Non avevo assolutamente l'idea di cosa avesse in mente, ma inevitabilmente mi sono ricordata dell'ultima volta in cui entrai in un posto del genere, cerca una quindicina di anni fa (ero a Parigi oppure Amsterdam). All'ingresso appoggiato alla cassa vedo un signore sulla sessantina che sta guardando la partita, un paio di metri distante da lui, una signora con le gambe accavallate (quasi del tutto scoperte) si sventola con un ventaglio nonostante la presenza di un ventilatore. L'atmosfera non è proprio di quelle che invogliano a comprare cose, poi capisco che Carmine è già stato lì, mentre ero nel supermercato; mi presenta al proprietario ed alla moglie e poi chiede di poter andare a vedere un po' di abbigliamento. Io sono molto a disagio, non tanto per la sequela di dvd pornografici che mi scorrono sotto gli occhi, con ogni genere di perversione, quanto per la signora che dopo essersi alzata (naturalmente comandata dal marito) piuttosto malvolentieri, mi si affianca con la parte superiore del vestito quasi completamente aperta, con il seno in bella vista. Finalmente arriviamo nella zona "abbigliamento" e Carmine prende un completo in latex. Il solo guardarlo mi fa sudare, poi cerco di fargli capire che non ho proprio il fisico adatto per certe cose, che il mio sedere per entrare in quella tuta dovrebbe insaccarsi a tipo salsiccia. La signora sostiene di avere tutte le taglie di quel modello, ma con il caldo che fa, riesco a scampare alla prima prova. Prometto che in inverno proverò l'impresa di indossarla, ma per il momento meglio vedere altre cose. Mentre sul bancone arrivano una varietà di completini di pelle rigorosamente finta, stile dominatrice, ci raggiunge anche il proprietario che intima alla moglie, con modi tutt'altro che gentili, di prendere reggiseni e mutandine. Finalmente arriva qualcosa che posso lontanamente pensare di indossare. Mentre, in maniera molto maldestra, lei cerca di convincermi della comodità di alcuni completini intimi, vedo che il marito, nonostante la nostra presenza, le impasta il culo (molto più grande del mio) come se nulla fosse. Mi scambio uno sguardo con Carmine ed entrambe sorridiamo, poi prendo un paio di cose e vado in camerino. In tutta onestà non avrei proprio voglia di provarmi quelle cose, ma sapendo che al mio uomo fa piacere, tiro un sospiro e dopo essermi tolta la gonna jeans, la camicetta ed il reggiseno, indosso questo slip rosso (naturalmente sopra la mia mutandina, per questioni igieniche) microscopico davanti, inesistente dietro. Il filo rosso che compone la parte posteriore, scompare in mezzo alle mie chiappe, davanti il triangolino che dovrebbe coprire la patata , fa molta fatica a fare il suo dovere. Intanto il pezzo di sopra consiste in un mezzo reggiseno che appoggiandosi sotto alle tette, pur mantenendo le completamente scoperte, almeno ha il pregio di tenerle ben sollevate. All'improvviso una voce esclama "Signo', facitev' verè!" non posso credere alle mie orecchie, secondo il signor Mario (credo questo fosse il suo nome) io sarei dovuta uscire praticamente nuda per farmi ammirare anche da lui. Naturalmente chiamo Carmine e gli chiedo un veloce commento. Dopo di che passo al secondo completino che apparentemente sembra normale, in realtà ha delle aperture sia all'altezza dei capezzoli, che davanti la micia e dietro il sedere. Mi guardo allo specchio e incredibilmente mi trovo anche un po' attraente. I due capezzoli che fanno capolino dalla fessura, sono effettivamente molto erotici, così decido di non dire niente al mio uomo e passo direttamente agli ultimi capi che in realtà non sono altro che un paio di magliette completamente trasparenti da utilizzare non so neanche io quando, forse sotto una giacca. Dopo averne indossata una, la mostra a Carmine che tanto per cambiare gradisce. Finalmente mi rivesto, esco e il proprietario mi bacchetta per non essermi fatta vedere; a detta sua, ne ha viste talmente tante di donne con quei completini, che non avrei dovuto avere vergogna. Ci avviamo alla cassa mentre entrano un signore piuttosto grande con una donna della mia età dai colori dell'est; lui lancia uno sguardo al signor Mario che annuisce, seguo con gli occhi i due che spariscono dietro una porta. Il proprietario vede che ho visto, e sorridendomi mi dice che è un amico. Io sorrido per fargli capire che non è un problema mio; poi, dopo aver pagato, chiama la moglie (sempre con modi poco garbati) e le dice (per non dire ordina) di prendere una cosa. Lei senza neanche sillabare una lettera, si sposta un po' dalla cassa, si china, quel tanto per mostrarci che non porta l'intimo sotto il vestito e poi tira fuori un fallo di plastica piuttosto grande. "Dottó, lo regalo a voi e alla vostra signora, non vi offendete". Carmine lo prende ridendo e subito me lo passa, io lo impugno con fierezza e ridendo ringrazio. Prima di uscire, noto (in queste situazioni non mi sfugge niente, sono peggio di una detective) che il proprietario gli passa un bigliettino da visita. Tornando alla macchina, neanche a dirlo, ma lo faccio dare per vedere cosa c'è scritto; scopro che c'è un indirizzo in provincia dove in una sedicente "villa X" si fanno incontri e scambi di coppia. Faccio per buttare il biglietto, ma Carmine mi dice che vuole passarlo ad un paio di amici suoi. In macchina discutiamo, naturalmente in maniera scherzosa, di quello squallido posto e delle persone che abbiamo visto. Per me non era di nessuna attrattiva sessuale, al contrario il mio uomo sosteneva che quell'aria anni 70 anche un po' casareccia, gli dava un tocco erotico niente male. Per concludere, mi confessa che quando è entrato da solo (mentre ero a fare la spesa), dopo un po' di chiacchiere con il proprietario, lo stesso gli ha chiesto se volesse andare con la moglie. Lui naturalmente ha gentilmente declinato, pur facendo i complimenti alla signora, e raccontandomi che quella strana proposta, credeva, fosse nata dal fraintendimento del suo sguardo nei confronti di lei, che era stato tale soltanto perché, mentre si sventagliava, dalla parte superiore del vestito, le era uscito un seno praticamente di fuori (cosa che avevo notato anche io).Arrivati a casa, dopo avermi stretto in un forte abbraccio con annesso bacio, Carmine si propone di preparare la cena in cambio di una sfilata (e non solo) con uno dei nuovi acquisti. Io accetto anche perché, il poverino aveva speso non poco per tutti quei bizzarri indumenti che evidentemente avevano acceso le sue fantasie. Così, mentre lui è in cucina indaffarato tra i fornelli, io mi rilasso per 20 minuti sotto la doccia e poi, dopo essermi tutta bella profumata, decido di mettere proprio il completino che lui non mi aveva visto indosso. Quando è pronto in tavola, mi presento coperta dalla vestaglia "buona" (ne possiedo due, una da casalinga disperata, l'altra di raso per le situazioni particolari) e con una scarpa con il tacco (8 cm niente di particolarmente alto), consiglio che mi diede tanti anni fa un'amica, e che io seguo sempre quando voglio far eccitare il mio uomo. Lui mi guarda e mi chiede di slacciare la cintura, io scuoto il capo e gli dico che dovrà aspettare buono buono perché sto morendo di fame. Così, mi siedo e mi gusto uno spaghetto con i pomodorini freschi e la ricotta salata che, nella sua semplicità, è uno dei miei piatti preferiti. Carmine, che mangia con una velocità quasi da record, mi aspetta con trepidazione, e per far passare il tempo, si distrae chiedendomi della giornata di lavoro. Finisco la pasta, mangiamo la frutta (ananas) e poi dopo aver sparecchiato, sempre cercando di tenergli le mani al proprio posto, lo invito a seguirmi in camera da letto.Se avete seguito le storie della mia vita, saprete che non sono esattamente "kim basinger", ne esteticamente, né tantomeno dal punto di vista della sensualità. Nonostante questo però in questi ultimi anni incredibilmente, mi vergogno meno della mia goffaggine e ogni tanto cerco nel profondo, quel po' di sexy che c'è in me.Dico a Carmine di sdraiarsi sul letto, gli faccio accendere soltanto la luce del suo comodino e poi allargo leggermente la vestaglia in modo da far uscire il mio cosciotto. Lui sorride e chiede nuovamente di fargli vedere cosa indossa; ha sofferto fin troppo, slaccio la cintura e mi apro. Inizialmente non capisce bene il mio completino, poi vede i capezzoli fuori dalle fessure, un ciuffetto di peli che, volutamente, ho messo fuori dallo slip e quando esclama come un bambino "fantastico!" Salgo sopra il letto e lo bacio. Ci abbracciamo, stretti, molto stretti; sento il suo uccello moscio strusciarsi contro lo slip, lo prendo in mano e comincio a muoverlo su e giù mentre le nostre lingue si intrecciano. Qualche secondo dopo, il suo uccello è duro come il marmo, pronto a profanare per la prima volta la fessura della mia nuova mutandina. Entra, affonda nella mia micia, ed io inizio a fare su e giù con il bacino fino a prenderlo tutto dentro. Siamo eccitati come matti, ansimo ad ogni suo colpo, mentre lui lo spinge come a volermi sfondare. Con le mani sotto il culo accompagna i miei movimenti, poi si accorge che anche dietro c'è l'apertura e subito si solleva, mi mette a pecorina e riprende a scoparmi nel culo ammirando le trasparenze dello slip. Mi piego sul materasso e vengo, mentre ho ancora l'orgasmo, sento il suo uccello uscire dal mio sedere e esplodere sopra di me. Una, 2,3 volte, il suo sperma non smette di uscire, gli dico di fare attenzione a non sporcare il nuovo acquisto, lui sfoga il suo piacere sulla mia schiena. Mi sgancia il reggiseno e poi mi sfila le mutandine, prende un fazzolettino e da una pulita generale al mio dorso. Finalmente posso rimettermi dritta e girarmi verso di lui. "Amore ma con questo possiamo scopare ovunque, ti rendi conto?" Queste sono le sue parole a commento dell'acquisto pomeridiano, è contento, soddisfatto, così come la sottoscritta. Vado in bagno, un'altra doccia, poi ritorno la Francesca di sempre con la maglia lunga di Paperina e le pantofole. Prima di addormentarsi Carmine mi ringrazia per aver esaudito ancora una volta le sue fantasie? Io lo ringrazio per avermi fatta sentire donna come non mi sono mai sentita.