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admin 08-03-2022 11:00 PM

Le mie storie (95) 2ª parte
 
Le mie storie (95) 2ª parte.? Aspetto qualche giorno, il senso di malessere continua a perseguitarmi, decido di chiamarlo in video, voglio vedere Carmine negli occhi dirmi che è stato con un'altra donna. Mentre il telefono squilla, il mio cuore batte all'impazzata, poi risponde finalmente, io sto zitta, lui comincia a balbettare qualcosa, mi chiede scusa, ma allo stesso tempo mi dice che non ha saputo resistere all'attrazione fisica; dopotutto con lei era stato fidanzato parecchio tempo prima di lasciarla per me. Mentre si giustifica, mi rendo conto che in realtà anche io ho fatto la stessa cosa a lui, ed anche io soprattutto per sesso. Dopo una serie di insulti che gli lancio obnubilata dalla gelosia, mi calmo un po' ed incredibilmente riusciamo a parlare un po' in maniera civile. La lontananza purtroppo non è amica delle relazioni, lui mi dice che questa nuova promozione lo terrà a Milano almeno fino a Natale; ci salutiamo prendendoci del tempo reciproco per pensare a ciò che è successo, io naturalmente non gli ho raccontato di Davide. Appena chiudiamo la chiamata, non so perché ma un senso di liberazione mi pervade completamente, la chiacchierata ha avuto un effetto di confessione reciproca, anche se in maniera del tutto soggettiva, non ho più sensi di colpa nei suoi confronti. Racconto alle mie amiche di questo confronto e vengo a sapere che in realtà,Carmine e Simona lo scambio di messaggi era cominciato già quando lui era ancora a Napoli. Sono delusa ma poi non tanto, il giorno dopo al lavoro Lorenzo (naturalmente all'oscuro di tutto ciò) continua a fare buffone nei miei confronti, nonostante abbia questa sorta di relazione con una altra collega; gli dico di non esagerare perché poi potrei metterlo alla prova? Poi lo saluto con un bacio sulla guancia e volutamente gli sfioro le labbra. Mentre mi allontano per prendere la giacca ed andare a casa, lo vedo per la prima volta interdetto, capisco benissimo che non si aspettava questo mio atteggiamento.È venerdì mattina, il fine settimana incombe, come al solito mi sveglio per andare al lavoro, prima in bagno a fare la doccia, poi dopo essermi asciugata in maniera automatica indosso le calze (comincia a fare dannatamente freddo), solo che in genere metto le autoreggenti, invece nell'occasione, non so perché, ma ho scelto un paio di collant. Quando li ho tirati su ben bene, mi rendo conto di non aver indossato sotto le mutandine. Mi guardo allo specchio, sorrido e dopo aver scosso un po la testa in maniera birichina, decido di andare al lavoro così. Completo l'abbigliamento con un vestito color granata, abbastanza elastico che arriva un po' sotto le ginocchia mentre sopra ha una serie di bottoni che chiudono il decolte dando l'impressione di ingrandirlo, se possibile, ancor di più.Quando arrivo allo studio, la mia amica segretaria mi sottolinea la sensualità del vestito nonostante sia praticamente tutta coperta. Lei sa cosa sto passando, e mentre vado nella mia stanza, mi saluta prevedendo che i clienti con i quali avrei avuto appuntamento di lì a poco, sarebbero stati ben felici di parlarmi. In effetti quando viene Michele con la madre, il ragazzo che la settimana prima mi aveva invitato a cena, noto che fatica a guardarmi negli occhi e al momento dei saluti ribadisce l'invito a cena ricevendo questa volta un rifiuto ma con il sorriso.Durante la mattinata sento un'amica che mi invita ad un aperitivo nel pomeriggio, così decido di non tornare a casa e continuare a lavorare allo studio che è vicino all'appuntamento. Piano piano lo studio si svuota, Lorenzo ad ora di pranzo in camera e salutandomi per il weekend mi dice che con i seni che ho lo studio acquisterà presto i nuovi clienti. Dopo essere scesa giù al bar a prendere una pizzetta, ritorno al lavoro dove, dopo aver visto andar via anche la mia amica segretaria, rimango totalmente sola.La solitudine però svanisce una mezz'oretta dopo quando sento bussare alla porta. Incuriosita vado a vedere lo spioncino per capire se è un cliente distratto, invece con somma sorpresa mi ritrovo davanti all'occhio il sorriso di Lorenzo. Apro e naturalmente gli chiedo cosa ci facesse ancora allo studio; inizialmente mi risponde che aveva dimenticato delle pratiche, ma la risposta non mi convince anche perché mentre ritorno nella mia stanza, lui viene dietro di me. Mi siedo sulla poltrona di fianco alla scrivania e lui con quell'aria da furbetto che purtroppo mi è piaciuta dal primo istante in cui l'ho visto, mi confessa che sapeva che ero sola ed è venuto apposta.Ci ritroviamo uno di fronte all'altro, in un silenzio un po' imbarazzante; poi io gli chiedo dove avesse lasciato Rosaria, la nostra collega, lui mi risponde velocemente che non lo sapeva e parla si avvicina deciso e mi bacia. Istintivamente ritraggo un po' la testa perché sono totalmente sorpresa, poi sento le sue braccia stringermi intorno alla vita e mi lascio andare mettendo la mia lingua nella sua bocca. Sembra un bacio interminabile, mentre le nostre labbra si muovono insieme, lui mi dice "finalmente, non vedevo l'ora che succedesse", gli rispondo che anche io ero attratta da lui da parecchio, e mentre rivanga il nostro approccio in macchina, comincia a tirarmi su il vestito. Sento le sue mani toccarmi entrambi il culo da sopra ai collant, intanto io gli apro la cerniera e comincio a muoverglielo con la mano. Mi siede sulla scrivania e dopo avermi allargato le gambe vorrebbe entrare dentro di me; in quel momento maledico di aver messo le calze al posto degli autoreggenti. Il suo uccello spinge contro le pareti della mia fica, ma la barriera è invalicabile. Allora prendo una decisione del tutto personale, mi giro e mi piego in avanti. Lui tira giù le calze e solo allora si accorge che sono senza intimo. Mi chiede se sia senza mutandine, come se non ci credesse, gli rispondo che incredibilmente ho dimenticato di metterla; neanche il tempo di finire la frase che finalmente sento il suo membro entrare duro dentro di me. Non è lungo, ma è dannatamente largo, molto largo, ed in breve mi fa godere felice. assaporo ogni secondo del mio orgasmo, lo invito a scoparmi e godere; lui mi tiene sui fianchi, spinge sempre di più e poi finalmente si appoggia con il petto sulla mia schiena e contemporaneamente lo tira fuori e gode sulle mie povere calze e sul pavimento.Mentre vado in bagno a risistemarmi, gli ordino di pulire a terra che è pur sempre la mia stanza e non voglio che la donna delle pulizie trovi cose sconvenienti. Dopodiché ci salutiamo ed io vado all'appuntamento con la mia amica che appena mi vede, subito capisce che ho passato un buon pomeriggio. Le racconto di Lorenzo, ma anche di Carmine del periodo strano che sto passando. Nella mia vita c'è parecchio affollamento, o almeno è un momento in cui sono piuttosto richiesta: Davide da quando ci siamo visti la settimana scorsa, mi messaggia ogni giorno, ma io taglio corto; Michele (il mio cliente) è già la seconda volta che tenta invano un invito infine questo nuovo collega al quale dopo tanto ho deciso di cedere anche se non voglio buttarmi subito in un'altra situazione, perché comunque parte del mio cuore sanguina per la storia finita.Passo il weekend con le amiche, la settimana successiva nonostante i soliti scherzi ed ammiccamenti con Lorenzo, al quale ho detto di non far t****lare niente sul posto di lavoro, non cedo alle sue avances. Una mattina mi si avvicina Rosaria, io ho il terrore che lui le abbia detto di noi, mi confessa che qualche giorno prima si erano allontanati di comune accordo, visto che lei si è riavvicinata al suo ex (che non sapevo neanche avesse). Detto ciò continua dicendo che secondo lei Lollo ha un debole per me; io la metto fuori strada rispondendole che al di là delle solite battute, che fa anche alle altre, non andiamo (per una volta la bugia mi riesce). Lui intanto continua a chiedermi di uscire e di vederci perché non fa altro che pensare al pomeriggio passato insieme la settimana prima. Venerdì gli do appuntamento la sera ma poi lo appendo clamorosamente preferendo andare a trovare una mia amica che si trova a Napoli, lavorando fuori , che per l'occasione ha organizzato una cena a casa tra donne. In realtà in questo periodo penso anche a Carmine, con il quale scambio qualche frase di tanto in tanto.Il suono del citofono (orribile), mi sveglia che sono le nove del mattino? Ed io vado a rispondere ignara che sarà un sabato di quelli che non dimenticherò facilmente. "Sono Lorenzo, colazione a domicilio!" Quando sento questa frase ho ancora gli occhi semichiusi, ma per fortuna ho la lucidità di andare in bagno, fare la pipì, lavare i denti, darmi una sciacquata , un colpo di spazzola e mettere una vestaglia per nascondere il mio pigiama invernale che altro non è che una maglietta lunga (con sopra cucciolo dei sette nani) che possiedo da almeno 15 anni, e non credo sia il massimo della sensualità. Mentre metto una molletta tra i capelli, il campanello annuncia che l'inatteso ospite è arrivato. Apro e lo trovo con due buste piene di roba. Apparecchio velocemente il tavolo della cucina mentre lui tira fuori cornetti, brioche, graffe, biscotti ripieni di frutta e due cioccolate calde. Gli confesso che ho apprezzato notevolmente l'iniziativa, e che se volesse farla tutti i fine settimana sarebbe costa parecchio gradita, mi risponde che è uno al quale piace sorprendere. Tra una chiacchiera e l'altra si lascia scappare una battuta sul fatto che, venendo a quell'ora, avrebbe sperato di trovarmi vestita in maniera sensuale. Invece io, ridendo mi sono aperta la vestaglia e gli ho mostrato? Il mio pessimo pigiama! Che però nella sua semplicità e naturalezza, ha fatto notare che sotto non portavo il reggiseno (non avevo neanche la mutandine). Dopo aver sparecchiato, mi sono ricordata che avevo dei fascicoli del lavoro da dargli; quando torno dal mio studio, lo trovo seduto sul divano che invita a mettermi al suo fianco. Non faccio in tempo a sedermi che mi mette la mano dietro il collo e mi bacia. Le nostre labbra sanno dannatamente di cioccolato, ancora una volta la sua intraprendenza, pur prendendomi in contropiede mi ha fatto enormemente piacere. Sento la sua mano insinuarsi fra le mie cosce ed arrivare subito ad accarezzarmi la fica. I suoi occhi sorridono quando scopre che , ancora una volta sono senza intimo. Mentre infila due dita dentro di me, mi chiede ironicamente se è un'abitudine quella di stare senza mutande; gli rispondo a fatica che è solo una casualità, ed intanto gli apro il pantalone , metto la mano nei suoi boxer e tiro fuori il suo uccello.Ed ora ho bisogno di aprire una sorta di parentesi. Ho 43 anni suonati ed in vita mia qualche "uccello" l'ho visto. Alcuni di voi penseranno che ne ho visti tanti, ma credetemi, se dovessi fare una statistica tra le mie amiche, sarei al centro classifica. Ne ho visti di lunghi, parecchio lunghi, piccoli, parecchio piccoli, storti, curvi, insomma un po' di tutte le forme e dimensioni; ma mai mi era capitato un "coso" del genere. Già lo avevo toccato e sentito, ma non avevo idea di come fosse alla "vista". Avete presente le lattine, non quelle classiche, quelle nuove più piccole e strette? Ecco, il suo membro è praticamente largo così, come una lattina. Quando "è venuto alla luce", mi sono per così dire spaventata, in quanto pur non essendo lungo chissà quanto, la natura lo ha gratificato di una larghezza fuori dal normale. Subito mi ha detto che era abituato a queste reazioni da parte della donne e che certe volte ha avuto anche qualche problemino "ad entrare". Per me la prova era già stata superata una decina di giorni prima, ma quando mi sono avvicinata per guardarglielo meglio e lui con la mano ha accompagnato la mia testa verso il "coso", mi sono chiesta se sarei stata capace a giocarci con la bocca che tanto larga non è.Così ho cominciato a giocare con la lingua sulla sua cappella per poi scendere lungo l'asta fino ad arrivare ai testicoli; poi finalmente l'ho messo in bocca e piano piano ho cercato di scendere giù senza "problemi". Evidentemente la capacità di adattamento di noi donne a certe situazioni è sorprendente, per cui mi sono ritrovata ben presto a succhiarlo seppure in maniera un po' goffa. Intanto con la mano ha cominciato a tirare su il pigiama fino a scoprirmi completamente il sedere; il suo dito medio ha incominciato a scendere tra le mie chiappe mentre le altre dita si aggrappavano alle natiche assecondando i miei movimenti, arrivato al buchetto proibito, ho sentito il suo polpastrello cominciare 1 massaggio che mi ha fatto bagnare tutta mentre ero con la bocca abbondantemente occupata. Mi sono sollevata di botto, il tempo di sentirmi chiedere se mi era piaciuta l'iniziativa che ero a cavalcioni sopra di lui a muovermi su e giù. Quando mi ha tolto completamente il pigiama, è stato lui ad essere sorpreso questa volta, tanto per cambiare dalle mie tette sulle quali si è fiondato con la bocca neanche fosse 1 neonato affamato. La cavalcata è durata qualche minuto, poi sono venuta e mentre godevo è venuto anche lui sulla mia pancia. Dopo il meritato riposo siamo andati nel bagno a pulirci e nell'occasione ho visto il suo "lui" che, penzolante, fa ancora più impressione visto che somiglia ad 1 salame napoletano. L'ho salutato senza promesse né certezze, visto che neanche io ne avevo, ne, ne ho tuttora che sto scrivendo. Ma la giornata era solo all'inizio. All'ora di pranzo sono scesi a mangiare i miei, e mentre mio padre guardava la televisione, ho raccontato a mio padre della crisi con Carmine e del momento non proprio piacevole che sto passando. Come al solito mi ha dato ottimi consigli e ne ha approfittato anche per annunciarmi l'arrivo da Roma di mio fratello con tutta la famiglia al seguito (cognata e nipote comprese) in occasione delle feste natalizie. La notizia mi ha portato nuovamente buonumore anche perché non vedo mio nipote da parecchio. Saranno state le 5 del pomeriggio quando, mentre vedevo la tv in zone con mia madre, squilla il campanello di casa. Credevo fosse mio padre, invece mi ritrovo sulla soglia Daniela con la faccia completamente stravolta e gli occhi pieni di lacrime; il tempo di farla entrare che noto il suo trolley. Inevitabilmente mia madre dopo averla vista, la saluta (abitando nello stesso palazzo la conosce bene); io le faccio segno di andare a casa avendo percepito che doveva essere successo qualcosa di serio. Mentre Daniela sparisce nella mia stanza da letto, saluto mia madre e vado a preparare 1 tè per capire cosa è successo. Mi siedo accanto a lei sul ciglio del letto e lei mi dice che ha scoperto che il marito la tradisce, per cui dopo aver portato i figli dalla mamma, non sapendo dove andare è venuta da me in cerca di conforto..? (Continua)


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