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257 - Esperienza anale con Rebecca

 
Post #1


257 - Esperienza anale con RebeccaMercoledì pomeriggio, circa alle 16.00, suonano, apro, era Rebecca sempre attenta all?abbigliamento ed al trucco, mai pesante. Indossava un vestitino leggero sopra il ginocchio e una scarpina con un piccolo tacco con la tomaia translucida sull?azzurro. Era un abbigliamento diverso che mi ha meravigliato; lei solitamente porta delle magliette più o meno spiritose ed, a volte molto eleganti, abbinandole con leggings, suo capo preferito. Questa volta il leggings era lucido come fosse di latex. Indubbiamente la sua figura era elegante e comunque sbarazzina.Nell?apparirmi davanti agli occhi alla porta mi ha sorriso e quando la porta si è chiusa dietro di noi ha sorriso e poi mi baciò senza dire niente. Mi aspettavo un buongiorno, un ciao, invece niente di ciò ma solo una presa della mano destra per tirarmi verso la camera da letto mia e del mio fidanzato Alberto.Lei è una delle amiche del mio fidanzato e quando, tempo fa, le feci delle aperte allusioni, prima che scoprissimo di essere lesbiche, se n?è uscita con un sorriso e ?Tu per me sei asessuata!?Le sue parole non mi hanno scoraggiato. Rebecca mi ha sempre eccitato ed affascinato ed ho avuto la convinzione che a letto fosse molto brava.Nell?ultimo periodo ho saputo che non stava attraversando un momento sentimentalmente facile e la mia esperienza fatta nel corso degli anni, mi ha fatto notare che in questi periodi le donne sono più propense a vivere storie esclusivamente sessuali ritenendole all?apparenza impensabili.Da giorni le mandavo dei messaggi soft sporadici, anche vocali, senza alcuna aperta allusione ma con sensi ambigui.Rebecca è una donna molto sveglia ed ero sicura che ha capito dove volessi andare a parare.Tra lo scherzo e la verità fino alla sua comparsa alla porta di casa abbiamo continuato a scambiarci messaggi senza superare quel limite che avrebbe potuto mettermi in imbarazzo se il contenuto degli sms fosse arrivato alla persona sbagliata.Quel mercoledì stavo lavorando quando, nel pomeriggio, ho sentito lo squillo di notifica di what?s up.Sul display era comparso il suo nome: Rebecca.Era difficile che lei iniziasse una conversazione ed il primo messaggio è sempre stato il mio ma lei non tardava nella risposta, perciò mi è sembrato che mi avesse scritto che era città ed era appena uscita da uno studio notarile.?Mi offri un caffè??Ho risposto ?Sìì! Dove?? e nello scrivere le due parole ho Iniziato già ad eccitarmi e con un messaggio immediatamente successivo ho aggiunto ?Come potrei negarti un caffè?...dove sei??Dopo non più di dieci secondi è arrivata la risposta ?Ero da un notaio in centro. Sono appena salita in auto. Dimmi dove raggiungerti, ma presto, altrimenti cambio idea?L?incontro è avvenuto nel bar sotto lo studio legale di Alberto.Sedute godendoci un caffè Rebecca mi ha detto che si era lasciata con il suo ragazzo e che da allora non faceva che pensare a me. Mi ha confessato che oltre a pensare di vivere con me, nei suoi sogni anche ad occhi aperti, desiderava fare sesso in continuazione ma solo con donne.Con me davanti a lei si era sciolta e parlava con maggiore scioltezza raccontando fatti intimi suoi e del suo ex ragazzo. I suoi racconti mi hanno eccitata e mi sentivo arrapata.Dato che la vedevo lanciata nel parlare l?ho invitata a casa sfruttando l?occasione di Alberto fuori città per almeno tre giorni.Però dovevo, tornare al lavoro e l?ho salutata accompagnandola alla sua auto e limonando con lei per un po?.Le ho dato appuntamento dopo qualche ora nel primo pomeriggio verso le 16.All?ora stabilità ha suonato il campanello.Nell?entrare in casa mi ha sorriso e poi baciato senza dire niente, la porta l?ho chiusa dietro di noi. Una volta in casa in casa ha ammirato l?arredamento, la bellezza del patio antistante la cucina e la camera da letto.L?ho invitata a rilassarsi sistemarsi e mettersi comoda e Rebecca è andata in bagno per tornare da me sedendosi in cucina togliendo la giacchina ed ho potuto ammirare il suo bel petto bianco e la forma delle sue tette sostenute da un reggiseno bianco che sembrava non sostenerle a sufficienza.Ho preparato una tazza di tè e lei ha continuato il racconto iniziato al bar ed io mi sono avvicinata prendendole la mano e con fare discretissimo sono passata a carezzarle le gambe. Infine, dopo essermi messa in piedi dietro di lei, le ho accarezzato il collo ed iniziato a baciarla con estrema delicatezza in modo che le labbra della bocca fossero per lei delle carezze fatte con la pelle di pesca.Rebecca ha proseguito nel racconto mentre io ormai fantasticavo su di lei.Mi sono solo accorta che si è interrotta e che ansimava.?Ecco! Ci siamo. L?ho sedotta? mi sono detta.Tenendoci per mano le ho levato il vestito lasciandolo cadere a terra. Lei si è spostata per non calpestarlo e mi ha seguito davanti ad uno specchio in cui ci potevamo ammirare per intero.Rebecca era veramente bella. Ai miei occhi sono apparsi i suoi tatuaggi colorati in ogni parte del corpo. Mi piacevano quelli fatti ai capezzoli ed il tralcio di rose che aveva nel fianco. Ne aveva anche uno dietro sulla schiena che finiva tra il solco dei glutei. Bellissimi!Ripassavo con gli occhi su e giù le sue splendide gambe. Le ho detto che erano le gambe più belle che avessi visto e che tutte le ragazze avrebbero dato l'anima per averne un paio così come le sue.Per i complimenti che le avevo fatto, Rebecca ha preso le parole nel verso giusto e mi ha risposto "Grazie. E? carino da parte tua dirmi questo!"Era esattamente il tipo di reazione che speravo. In pochi istanti mi sono spogliata anche io restando con indosso solo l?intimo.Due giorni prima avevo applicato i piercing per mostrarli ad Alberto e non li avevo levati.La sua meraviglia è stata grande nello scoprire il mio seno e la mia figa adornati con anelli e gioielli infilati nei fori del piercing.?Dev?essere stato doloroso farti bucare!? ha esclamato.?Non tanto il dolore passa subito ma la bellezza resta!? è stata la mia risposta.?Si hai ragione! Ora ti vedo molto bella. Il tuo corpo è magnifico e questi gioielli lo abbelliscono ancora di più. Posso toccarli???Sono lì per questo. Puoi anche baciarmi in quei punti?Rebecca si è mossa intorno a me e guardandola muoversi e vezzeggiarsi davanti allo specchio mi ha fatto venire voglia di farle dei regali, allora tenendola per mano siamo andate in bagno.Lì le ho fatto provare un profumo e poi un altro ancora, finché lei mi ha detto qual era quello che preferiva e sarebbe stato quello che le avrei regalato come segno della mia seduzione.Lei mi ha chiesto il motivo di quel regalo e le ho accennato che non ci doveva essere un?occasione speciale per fare un regalino ad un?amica, ormai diventata intima già da tempo. Lei ha accettato il dono graziosamente e le ho chiesto di promettermi di non dirlo a nessuno. Rebecca sorridendo felice mi ha giurato che sarebbe stato il nostro piccolo segreto. In quel mi sono chiesta quanti altri segreto avremmo condiviso.Nel frattempo con nonchalance le avevo levato il reggiseno. Non serviva reggere il seno; le tette rimanevano nella posizione naturale.?Lo metto per non far vedere i capezzoli? mi ha informato.Allora l?ho presa per mano e l?ho condotta in camera da letto e lei lì mi ha spinto sul letto.La sua fighetta, che teneva pudicamente nascosta fra le gambe, era ben tenuta, depilata con un triangolino piccolo di peli molto corti.?Perché non li hai tolti questi peli?? ho chiesto?Perché mi sentirei nuda del tutto. E? una sensazione psicologica? Io continuavo a baciarla delicatamente su tutto il corpo soprattutto le spalle ed i fianchi dove avevo notato essere più sensibile.Le ho fatto i complimenti per le mammelle bianche dalle areole poco marcate ma ricreate con un tatuaggio che rappresentava una ragnatela con al centro il capezzolo. Io conoscevo Rebecca già prima che si decorasse e mi ricordavo che non aveva areole ma solo la piccola protuberanza del capezzolo. Comunque accarezzavo lentamente ma con decisione quelle tette, poi abbassavo la bocca a tempestarle di baci, provocando i gemiti di Rebecca, che sono aumentati quando, tenendole la mammella destra nella mano, presi a succhiarle delicatamente il capezzolo sul cuore, godendo del sentirlo aumentare un pochino di consistenza. Lo prendevo e lo lasciavo, facevo battere su e giù la punta della lingua. Ho così riservato lo stesso trattamento all'altra, mentre facevo scendere la mano sulle sue natiche accarezzandole la schiena e le spalle facendo anche lievi puntate per toccare il buchetto posteriore. Rebecca sentiva il sesso che le pulsava sempre più, tanto che ad un tratto si è spostata per tenere le gambe leggermente aperte.Poi mi è venuta un?idea in mente perché non mi piacevano molto i suoi capezzoli; li volevo vedere più in risalto, più marcati.Mi sono levata dal letto lasciandola incuriosita. Ora la volevo. Attendevo con ansia di poterla fare mia.Al ritorno dopo qualche istante l?ho trovata a guardarsi allo specchio, con me dietro di lei.?Ti farò impazzire!? le ho detto mentre la accarezzavo sulla punta dei capezzoli con il palmo della mano che portavo poi sotto le tette per sostenerle e soppesarle.La mano dalle tette è poi andata su e giù.A fatica sono riuscita a sussurrarle di rallentare un attimo. L?ho abbracciata da dietro incrociando le mani sul davanti. Quando ho sciolto quell?abbraccio la voglia mi ha portato sulle sue grandi labbra già bagnate, le ho massaggiate e lei ha gradito molto. Poi delicatamente e lentamente sono andata a cercare il suo clitoride che era già fuori ed aspettava che fosse toccato.?Che mi stai facendo? Dio mio che bello! Sto impazzendo. Che cosa mi succede? Sto godendo tantissimo? mi ha detto sottovoce. Rebecca era abituata a parlare nel fare sesso.Ma lei non ha voluto che proseguissi e voltandosi ha detto ?Ora tocca a me!? e mi sono sdraiata poggiando la schiena sulla spalliera del letto. Rebecca si è seduta vicino a me e mi ha accarezzato la pancia facendo scendere le sue dita fino alla figa. Io ho ripreso a massaggiarla lei ansimava e colava. Ho portato le mie dita tra le sue gambe e le portate alla bocca. Erano bagnate ed ho così assaggiato i suoi succhi.Avvicinandomi alla sua bocca l?ho baciata togliendole il respiro.Anche lei si è stesa sul letto e si è inarcata in modo che potessi entrare in lei con le dita. Il suo ansimare si è trasformato in un gemito continuo e quando sono passata a titillarle il clitoride ha anche iniziato a contorcersi.Infine ho sentito dei tremiti che precedevano l?orgasmo che non ha tardato ad arrivare con un urlo profondo e soffocato mentre le sue gambe si erano aperte a dismisura. Erano abituate ad ospitare un maschio ma ora aspettavano me.Volevo sfruttare il momento. Notavo che tardava a riprendersi e ciò significava che Rebecca aveva ancora voglia. Anche io ero eccitata. Mi sono lanciata prendendo il clito tutto tra le labbra, attirando in bocca la sua carne, succhiando con voluttà gli umori che lei aveva tra le gambe.Per un istante siamo rimaste ferme godendo del piacere che una vedeva sul volto dell'altra.Tutti e due gemevamo. Rebecca ad un certo punto ha preso tra i denti la sua spalla. Io l?ho leccata infilando la lingua nella sua vagina. Lei stimolata al punto giusto ha dato un colpo più forte ed è esploso il suo orgasmo che le ha fatto tremare in tutto il corpo gridando il suo piacere.Rimanemmo un po' così scosse di tanto in tanto da un fremito che sembrava non finire. Poi l?ho tirata su stringendo a me il suo corpo sognando il momento in cui l?avrei presa ancora.Appena ho visto che si era ripresa le ho fatto cenno con la testa verso il comodino su cui c'era un lubrificante " l'ho preso per il tuo culetto. Oggi lo voglio!" mi ha detto con aria maliziosa "Vedremo!" le ho risposto ma me lo sono lasciata spalmare.Rebecca ha messo il lubrificante sulle dita e si è sdraiata tra le mie gambe.Con la mano destra ho aperto le grandi labbra e le ho mostrato il clito che non ha impiegato molto a diventare sensibilissimo.Lei me lo ha baciato e poi risaliva alla mia bocca per baciarmi.Era bello, rilassante. Ho chiuso gli occhi gustandomi il momento. Più passava il tempo più sentivo il calore crescere. Poi ho sentito qualcosa, una sensazione strana, che all?inizio non ho capito.Mi aveva infilato un dito nel culo e lo muoveva ruotandolo a destra ed a sinistra. La sensazione da strana è diventata piacevole. Mi sono rilassata ulteriormente e quello è stato il momento in cui le dita dentro di me sono diventate due.Rebecca continuava a baciarmi ed in quel modo poteva andare avanti all?infinito. Era bellissimo ma così non sarei mai venuta.Ho sentito le dita che si sfilavano e l?ho vista sdraiarsi a fianco a me ?Ora prova tu!?Ci siamo scambiate le posizioni ed abbiamo proseguito a baciarci incessantemente. Ho anche insistito a titillarle il clitoride; l?avevo fatto tante volte prima che conoscessi Alberto e quel pomeriggio, a volte, le inserivo le dita nella vagina mentre lo facevo. Questa volta l?ho fatto con lo sfintere.?Aspetta, usa il lubrificante che ho lasciato sul bordo del letto e mettimi due dita dentro? mi ha chiesto.Ne ho spalmato un po? sulle dita e le ho infilate tutte e due insieme muovendole come ben sapevo.Rebecca si muoveva come se stesse per avere un orgasmo.E? stato quello il momento in cui le ho spinto le dita fino in fondo fin dove potevo arrivare.Lei a quell?intrusione intima ha gridato ma non sembravano grida di dolore.?Ti piace?? le ho chiesto.?Oddio siii!! ?continua!?Sadicamente non l?ho lasciata arrivare all?orgasmo. Ho levato le ita, mi sono sollevata l?ho tirata per le gambe al bordo del letto. Avevo intenzione di usare un dildo che tenevo nascosto come riserva e stavolta la volevo vedere godere con quell?oggetto dentro di lei.Ma Rebecca ha preso a masturbarsi prima lentamente poi freneticamente raggiungendo l?orgasmo quasi subito urlando e non ansimando come faceva di solito. Il suo orgasmo è stato lungo, sembrava non finire mai. Guardarla in quello stato era così eccitante che anche io non ho potuto fare a meno si sgrillettarmi venendo subito dopo di lei crollando, nella fase terminale, sul letto quasi coprendola.Poi mi sono sdraiata al suo fianco e lei estasiata e mi ha detto "Sono felice"Ne è seguita una serie infinita di baci e d carezze.La notte ci ha trovato ancora a letto.?Francesca, amore mio, devo lasciarti. Devo tornare a casa perché domani è un altro girono di lavoro sia per me che per te. Stai sicura che tornerò a trovarti, se non vieni tu da me? mi ha detto a bassa voce in un orecchio.Ho approvato ciò che mi ha detto e l?ho aiutata a vestirsi indossando il vestitino che aveva all?arrivo.Un bacio lungo e sensuale ha chiuso la nostra lesbicata.?A presto, tesoro! Ciao? sono state le ultime sue parole prima di sparire alla vista.
04-04-2021, at 12:08 PM
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