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Cléo - una signora di rispetto.

 
Post #1


Cléo - una signora di rispetto.Si guarda allo specchio del bagno controllando i capelli tinti, per nascondere i capelli grigi che non smettono mai di nascere. Esamina attentamente le radici. Bene, pensa, va bene.Cléo indossa le sue mutandine nuove, rosse e di pizzo, molto costose! Ma è per una buona ragione, giustifica. Va in camera a cercare il grande specchio, nell'anta dell'armadio, si gira, ammira. Anche se con un'aria di frustrazione.- Non va bene. Dannazione!Lo dice ad alta voce. Due settimane e lá pancia... Non è cambiata molto. Gira, si mette in disparte nello specchio, incolpando se stessa per lá mancanza di bellezza.- E pensare più giovane, uhhhh! C'erano molti uomini che mi volevano.Guardate bene il seno, piccolo e mezzo caduto. Un'altra vergogna, un altro scoraggiamento.- Mio Dio, così... In questo modo non ho nemmeno il coraggio. Come posso andare così, con il mio corpo così, in un posto così. A cosa pensavo quando ho accettato l'idea di Val.Il telefono squilla e il messaggio arriva dall'amico."Sei pronto? Arrivo, non possiamo fare tardi".Scrive velocemente, un breve messaggio."Mi sto solo vestendo. Aspettami nell'atrio". ...La macchina lascia lá strada principale e i due continuano a parlare.- No, non Cléo! Smettila, smettila di avere paura, vedi se è il momento di arrendersi.- Val, non ho avuto quello che volevo. Sembro ancora un maiale grasso - stufato, come se avessi ingoiato un cuscino.- Kákákáká... Adoro le tue immagini.. Rilassati, chi altro pensi che ci vada? Lá più giovane, lá più bella... Vedete, lá stragrande maggioranza di quelli che vanno in quella "fattoria" sono tutti come noi, anche peggio...- E non ti vergogni, non hai paura? Lasciare che un uomo che non hai mai visto ti faccia dei massaggi, qualche tocco... ... Fino a quando non ti fai una scopata! Non sóse ho lasciato che uno di loro arrivasse a tanto.- Sciocco, sei molto sciocco. Ecco perché Adilson ha fatto quello che ha fatto a te in tutti questi anni e tu vivi ancora con quel bastardo fino ad oggi.- Divorziato... E sto per cambiare.- Pensate se una persona che si separa dal marito rimane nella stessa casa con lui per due anni.- Sai benissimo perché... Non vendiamo l'appartamento, nessuno vuole comprarlo, e non voglio uscire e lasciare il furbone di Adilson a viverci da solo.- E l'appartamento che hai comprato?- Che ne dite? Non è pronto, l'hai visto tu stesso.- Quello che manca è quasi nulla, potresti già vivere lì.Val fa un gesto schioccando le dita, senza distogliere lo sguardo dalla strada sterrata in cui lá macchina è appena entrata.- Comincerò a vivere lì il mese prossimo.- Dici sempre lá stessa cosa.- Ma non lascerò Adilson a vivere da solo nell'altro.- Hai qualcuno da comprare?- Ci sono persone interessate ad affittare.- E i tuoi figli, cosa ne pensi?- Che devo andarmene il prima possibile.- Vedi, tutti pensano lá stessa cosa....L'auto si è fermata all'ombra di un tubo flessibile, uno dei tanti presenti sul posto. Nonostante il sole radioso, i venti lasciano un'atmosfera molto piacevole, al di fuori lá bella vista.- Avete pensato al tramonto, come deve essere?- Bello, fa venire voglia di vivere qui, vero?- Sì, sì... Chi lo sa un giorno?- Soprattutto se potessi avere uno di quei ragazzi con cui giocare.- Si viene sempre più abusati, non sóda dove venga tutto questo fuoco.- Dopo lá morte di Marcelo, voglio godermi di più lá vita. A che serve essere conosciuta come una signora rispettabile?Camminano fino alla reception, sembra che il posto sia appena stato dipinto, pareti di un verde chiaro, un portico a 'L' e diverse finestre, tutte chiuse.- Ci sono molti clienti che vengono qui?- Ci puoi scommettere. Uomini e donne.- E se incontriamo un conoscente?Entrano dalla porta aperta della reception. Poi arriva una bruna, snella, con grandi occhi neri. In un abito lilla, aderente e sexy. Niente pancia, seno medio e un culo prominente.- Buon pomeriggio, buon pomeriggio. Benvenuti!La bruna indica presto un corridoio dove le due signore lá seguono in un passo veloce.- Voi ragazzi non preoccupatevi di nient'altro, ci occuperemo presto di voi.- Come ti chiami, cara?- Tamires. Tu sei Val e lei è Cléo, giusto?- Come lo sai?- Le foto, le abbiamo chieste, ricordi?- Sì, sì... Le foto.I tre entrano in una grande sala, e in un angolo un bancone in marmo beige. Ci sono altre due giovani donne, vestite con gli stessi abiti, belle e con un sorriso professionale.- Ciao, come stai? Sei puntuale. Vi piace lá nostra sede centrale?- Si', e' bellissimo qui. Molto bello, una meraviglia.- Sono contento che ti piaccia ed è solo l'inizio, vorrai tornare.- Per il prezzo potremmo non tornare, má che sia indimenticabile.- E lo sarà, lo sarà. Vedrai....Cléo finisce il bagno, tanto tempo fa che non usava una vasca da bagno così grande come quella, ancora più una di idromassaggio. Rilassante, più che confortevole.Qualcuno bussa alla porta del bagno.- Sì?!- Cléo?Non si aspettava tanta intimità, ancor più con lá você di una persona che non conosce nemmeno.- Ciao, me ne sto andando.- Non abbiate fretta, abbiamo tutto il tempo del mondo. È solo per farvi sapere che sono arrivato. Volete del vino o preferite dello champagne?- Champagne.Sente i passi che vanno in un'altra direzione.Le piace lá voce, pensa mentre asciuga. Você profonda, virile, se il corpo è lo stesso sarà bello solo da ammirare. Pensa, cercando di controllare il disagio, alla vergogna di trovarsi in un posto con un uomo che non ha mai visto.- Stai calma, stai calma Cléo. Calmati.Parla piano, aprendo lá porta e uscendo vestito con una vestaglia rosa chiaro. Cammina verso il bar, dove si trova l'uomo.Alto, forte, spalle larghe, capelli scuri. Meglio di quanto aspettassi, pensa, poco prima che lui si giri e le prenda il mantice...- È buono?Allunga lá tazza di cristallo.- E' perfetto.Non sa se guarda lá tazza o il volto dell'uomo davanti a lei. Meglio della foto che ha visto su Internet... È sempre meglio, si siede sul divano piegando le gambe e facendo stretching, cercando di sembrare naturale.Si dirige verso di lei e le sta accanto, aprendo un sorriso accattivante e sensuale.- Ti piace qui?- Molto, molto... Bello, bello, più bello di quanto immaginassi.- Io o il posto?- Entrambi...Ride... Non aspettavo una risposta così franca.- Bene, má sei ancora molto nervoso, si vede. Rilassati, sarà tutto nel tuo tempo e nel modo che vuoi.- Questa è lá mia prima volta.- Non devi nemmeno parlare, è sempre così.- Sono imbarazzato, mi sento in colpa, ho già dei nipoti... E...- Non sei l'unico, ci puoi scommettere. Ne ho accolti diversi come te.- Se i miei figli lo sanno, non sódove ho messo lá mia faccia...- Rilassati... Rilassati... Vuoi dell'altro champagne?- In questo modo mi ubriaco.- Poi si perde quella sciocca vergogna.Lei allunga il bicchiere e lui lo serve fino quasi a farlo traboccare.- Wow! Sono un sacco di cose.- E' fantastico.Cléo beve in grandi obiettivi. Cambia persino posizione, mette le sue due gambe piegate sul divano, sembra proprio un gattino, proprio come le piace quando è a casa.- Ascolta... Io, io... Mi dispiace, ma...È lá prima volta che gli occhi si incontrano, nota gli occhi blu scuro del ragazzo, deve avere poco più di trent'anni, forse l'età del secondo figlio.- Puoi chiamarmi Rodolfo.- Posso?!- Puoi farlo.- Hai un altro nome?- Qui tutti hanno un altro nome. Qui viviamo una fantasia, creiamo una fantasia. La tua fantasia...Ride di nuovo, una risata sicura e morbida. E' contenta, eccitata.- Volevo sembrare più bella, più... Attraente.- Sei bellissima.- No, tu vuoi solo compiacermi.- Sciocchezze, se solo sapessi quello che ho visto. Non sarei così, imbarazzato- Ci ho provato, ci ho provato, má non ha funzionato. La pancia... Capisci?Lui allunga lá bottiglia e lei allunga lá tazza.- Giovane ero carina, simpatica, má arrivano i bambini, l'età...La tazza è già mezza vuota e Cleo è sempre più sciolta. Rodolfo mette lá bottiglia sul tavolo davanti a lui e con l'altra mano accarezza le cosce della donna matura accanto a lui.- Toglitelo.- Cosa?- Se spogli Cléo, fammi vedere il tuo corpo.Gli occhi si incontrano, prendono fuoco, almeno il suo. Il respiro si fa corto e lá testa gira fuori controllo - lá bevanda. Cléo solleva..., slega il lazo sciolto della vestaglia. Si gira, affronta l'uomo simpatico, con lá barba non rasata. Ammirevole e bello, pensa, appena prima di lasciar cadere lá vestaglia.Egli ammira lá figura nuda con lá pancia grande, le cosce grasse e i seni piccoli e appassiti. Lei è imbarazzata, chiedendosi cosa vede lui. Quello divertente è Rodolfo, in fondo, ha un aspetto caldo, indecente, davvero...- Ti piace?- Ummh, ummh. Sì- Hai visto di peggio?- Ti sminuisci troppo, non è lá cosa peggiore del mondo. Mi stai anche lasciando...Ride, una risata birichina.- ... Duro.- Fammi vedere, mostra.Rodolfo apre lá cerniera dei pantaloni molto lentamente. Cleo vede un arto allungato e lucido. Le vene sono visibili e lá testa, perfetta in un tono rossastro. Più spessa di quanto pensasse.- Mi hai lasciato così.Tiene il lungo e spesso bastone alla base. Cleo si meraviglia alle dita e alle unghie ben curate, tanto più quando si masturba sfacciatamente davanti ad essa. Cléo passa lá lingua tra le labbra.- Lo vuoi? Vieni qui.- IO, IO... Qui, adesso?- Tienimelo.Inginocchia, è tra le gambe dell'uomo. Togligli i pantaloni e togligli anche le scarpe. Le sue gambe sono pelose, le sue cosce sono medie.- Prendilo.Rodolfo tira lá mano di Cleo che gli liscia lá coscia fino ad avvolgere l'arto.- Stringe, senza paura... Questo, cara... Ecco...Il respiro diventa più ansimante, lá vista si offusca, sente il calore dell'arto che pulsa. È passato molto tempo dall'última volta che ne ho tenuto uno, mai così grande, così spesso.- Stringe... Scuotere forte. Lasciate che vi renda tributo.- Non sapevo, non sapevo, che io... Potrei... Un uomo come te?- Cosa?- Giovanotto... Bello... Ci sono così tante ragazzine là fuori e tu sei così... Per me.- Amo, amo, le donne anziane. Maturo come te.Ridono entrambi. Cléo passa di nuovo lá lingua tra le labbra.- Tieni le palle e toccami forte. Tieni lá punta più stretta... In questo modo... Questo...Rodolfo comincia a gemere dolcemente, con gli occhi chiusi, mentre sbottona lá camicia sociale, appare un petto lavorato, abbronzato, una bella pancia di uomo sensuale.Cléo non lo sopporta, comincia ad esplorare il petto e lá pancia del ragazzo senza lasciare che i movimenti che rendono il bastone ancora più duro. Un liquido viscoso e traslucido comincia a scorrere tra le sue dita. I movimenti diventano più frenetici.Rodolfo urra e schiaccia lá mano della donna che le massaggia i muscoli del petto. Cléo sente, lá durezza, lá tensione del ragazzo. L'arto vibra e lancia un lungo getto bianco che viene sparato come un colpo. Bagnate lá pancia dell'uomo, gli altri getti escono allo stesso modo.Non ha mai visto un uomo così, un orgasmo così.Non si ferma, lá crema bianca continua a uscire dal bastone duro, ancora duro. La crema gocciola lungo il gambo, tra le dita. L'odore caratteristico diventa più pronunciato.Rodolfo apre un sorriso ampio, alleviato e accattivante da un maschio sazio.- Ti è piaciuto il tributo?Cléo scuote un sì imbarazzato e sospettoso. Lui capisce.- Pensi che avrei un orgasmo del genere se non fossi arrapato?Accarezza il viso della donna che ancora gli stringe il cazzo. Tira lá testa finché non tocca le labbra sull'arto cadente e bagnato.- Succhiamelo.Incantata, magnetizzata, Cleo ingoia il cazzo intero, senza vergogna. Succhialo, succhialo, lá crema calda del ragazzo indecente. Mai prima d'ora, non avrebbe mai immaginato che si sarebbe arrivati a questo. Il suo sapore è addirittura dolce. Ingoia con piacere, desiderio, lá bianca dolcezza che ancora gocciola lungo il gambo.Pazzo, matto, lecca le palle. Ammirevoli palle senza capelli.- Brava, brava ragazza... Ti piace lá mia crema, il mio latte?- Oh, mio Dio! Oh, mio Dio. Io... Io, uh...Senza parole in un desiderio eloquente. Lui capisce...- Vuole il mio cazzo, vero?- Mangia... Scopami, scopa forte.- Forza, state a quattro zampe.Si alza, appoggia lá testa sul retro del divano con le mani chiuse. Rodolfo si accovaccia, affronta il suo culo bianco, appassito, pieno di striature della signora che lo ha leccato fino all'última goccia.Senza chiedere il permesso, con abilità e forza le apre le gambe. Prima le passa le dita tra le labbra, le massaggia l'ano. Sente il calore e l'umidità in tutta lá regione.- Brava ragazza, brava... Ci sei quasi. Sono fiero di te. Quindi... Questo.Rodolfo si lecca due dita e gioca dentro quella figa usata. Va lentamente per aumentare il piacere che viene da lì. Cléo emette un breve urlo, un lungo lamento.- Quel gattino, geme, può gemere. Viene con tutto quello che viene.Cléo trema, rabbrividisce. Rodolfo si rende conto, si alza, sta davanti.Passa lá testa dell'arto mezzo duro tra le labbra, massaggia il clitoride e poi esplora l'ano, il culo rugoso della signora. L'arto diventa di nuovo più duro.Lui indica - lei sente, il calore, lá pressione. Lei immagina lá figa che inghiotte un bastone così grande, così spesso. Rodolfo si ferma, colpisce, il suo corpo sul fragile corpo di lei.Cléo geme, piange, comincia a bagnarsi di sudore. Rodolfo le dà uno schiaffo sul culo. Cléo si morde le labbra, chiude gli occhi - Rodolfo si infila un dito spesso nel suo ano. Lo fa tutto in una volta, lo fa senza affetto... Rude.- Ti piace, puttanella? - Lo adoro, adoro... Unnhh!!!!Cleo si irrigidisce, immobilizza. Scherza, sfrutta il suo tunnel non più così stretto.Rodolfo interrompe il massaggio anale. Tiene saldamente con le mani l'anca della donna matura. Infila tutto, infila in profondità... Dentro, nella sua calda caverna. La figa si inzuppa, gocciola, bagnare il divano. Rodolfo perde lá testa, il senso. Colpisci più forte, trapana ancora più in profondità.Si sente solo il battito di corpi bagnati e sudati.I gemiti riemergono, ingrandiscono...Cléo succede, vibra... Avere un orgasmo e lancia un jet corto.Rodolfo arriva, getta lá sua crema calda e viscida sul culo bianco della rispettabile signora accovacciata davanti a lui.- Come, come puoi... Due volte... Cosi' in fretta.- Sono un professionista, vero? Ne vuoi ancora?- Lasciatemi riposare. Sono senza fiato. - Quanto tempo rimanete qui?- Parto domani pomeriggio.Rodolfo ride, gioca con lá punta del naso.- Bene, immaginate cosa faremo ancora.Cleo sospira orgogliosa, felice.
04-04-2021, at 08:20 AM
Alýntý
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